"8"

“8” è uno spettacolo, scritto da Dustin Lance Black, che racconta il processo federale per l’equiparazione del matrimonio in California, noto come “Proposition 8”. Utilizza in realtà le trascrizioni provenienti da una causa intentata da due coppie omosessuali. In quanto tale, la lettura suona un po’ come un vero processo.. che a volte risulta più simile ad una lezione di legge che ad un testo teatrale. Oltre agli attori che leggono le trascrizioni ci sono piccoli intermezzi durante i quali possiamo assistere all’interpretazione delle coppie che hanno intentato la causa mentre ci comunicano i loro sentimenti personali e le loro storie.

Randy interpreta il ruolo di Evan Wolfson, giornalista. Recita in uno di questi intermezzi durante il quale, per massimo tre minuti, lo vediamo discutere con un’altra giornalista che è associata ad un gruppo in difesa del matrimonio. Lei parla, lui parla, lei lo interrompe e lui le dice di smettere di interrompere. Lui cerca anche di cambiare argomento.. apparentemente alcune manovre della donna sono sotto indagine in diversi stati.

Ed è tutto!

La lettura dura circa 90 minuti… c’è stata una sessione di Q&A dopo lo spettacolo ed ero più che sorpresa che Randy fosse uno dei 5 attori che sono rimasti! Gli è stato chiesto da uno dei moderatori di riferire alcune esperienze personali con persone che non concordano con l’idea dell’equiparazione del matrimonio. Ho registrato questa parte sul mio telefono, ma dato che non ero molto vicina al palco e per il fatto che Randy sembrava avere un raffreddore o per un’allergia forse, è stato molto difficile riuscire a sentire la sua risposta. Era un po’ roco, tossiva e la voce suonava un po’ nasale…cercherò di migliorare il video domani.

Anche le foto sono state scattate durante il Q&A, e sempre con il mio telefono, quindi la qualità non è delle migliori. Si riesce comunque chiaramente a vedere che Randy era in splendida forma… Il vestito che indossava era di un bel beige con sottili linee blu; la camicia sembrava di morbido cotone di colore azzurro. Indossava scarpe da sera marroni e calzini blue navy. I capelli erano pettinati alla perfezione e continuava a toccarsi gli occhiali che gli scivolavano.

Mi dispiace non averlo visto fare di più, ma è stato comunque molto divertente e per una buonissima causa. Sfortunatamente siamo arrivate troppo in ritardo per partecipare al ricevimento pre-spettacolo. Mi aspetto che spuntino foto professionali, dato che c’era una postazione per le foto nell’ingresso.

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