Mercoledì, 14 agosto 2013
di: Jerry Portwood
Fonte: out.com
Tradotta da: Amalia
Redatta da: Marcy
'Harbor' di Chad Beguelin rivela lo scisma inespresso in alcune relazioni di uomini gay
La coppia gay al centro di Harbor (attualmente in scena a 59E59 Theaters a New York City), sembrano avere vite perfette e privilegiate. Ted (Paul Anthony Stewart), un architetto di semi-successo che si occupa di noiosi lavori di ristrutturazione con certificazione LEED, è un po' più vecchio di Kevin (Randy Harrison) suo marito-solo sulla carta, il quale è un aspirante scrittore, che trascorre la maggior parte del suo tempo ad essere il perfetto giovane marito trofeo sistemato nella loro elegante casa di Sag Harbor. "E 'esattamente come Norman Rockwell l'avrebbe dipinto", spiega il commediografo Chad Beguelin. "E' la perfetta città tutta americana"— il che significa che la tempesta deve stare preparandosi appena sopra l'orizzonte.
Tutto sembra andare per il meglio per i DINKS(double income no kids – doppio stipendio niente figli), comunque, fino a quando la sorella "white Christmas trash" di Kevin, Donna (Erin Cummings,) si presenta sulla soglia di casa loro incinta e con la sua precoce figlia adolescente Lottie (Alexis Molnar). Alla fine veniamo a sapere che Donna vuole fare pressione sul suo dolce, piccolo fratello perché adotti la sua progenie indesiderata e la cresca nel suo paradiso nelle Hamptons, piuttosto che nel furgone dove lei e sua figlia attualmente risiedono. Ma Ted rende brutalmente chiaro nella fase iniziale che non ha alcun interesse nel fare il genitore con il suo sproloquio su "genitori che pensano di avere tutti i diritti" con i loro "passeggini doppi" e il modo "in cui pensano che dovrebbero passare per primi nella fila all'aeroporto o al supermercato o in qualsiasi altro luogo sul pianeta ... " Così, quando Kevin alla fine dice di voler adottare il nipote non ancora nato per crescerlo, beh, si scatena l'inferno.
Lo spettacolo è stato originariamente messo in scena a Westport, Conn., un anno fa con il regista Mark Lamos mettendolo in scena per far ridere per i suoi sofisticati spettatori abituali. Ora, Lamos ha riscoperto il lato più oscuro nella messa in scena a New York City. "A Westport, dove sono direttore artistico, sembrava un'idea molto originale" spiega Lamos. "Ma un anno dopo, abbiamo già fatto così tanti progressi, e c'erano show in TV come The New Normal e Partners. Mai nella mia vita avrei immaginato che saremmo stati qui. Poi però qualcuno mi ha detto, 'Questo non riguarda l'essere gay, riguarda l'essere un genitore ', che è un problema universale assoluto. Ed ho capito, non riguarda davvero l'essere una coppia gay, ma molto di più."
Con il matrimonio omosessuale nell'aria, molti uomini e donne hanno recentemente sentito la pressione di sposarsi così come di dare inizio a una famiglia—qualcosa da cui in precedenza si sentivano privilegiati dal dover affrontare. Beguelin ammette che ci sono tracce di autobiografia nella coppia dello spettacolo, spiegando che una volta gli è stato chiesto da un'amica lesbica se avrebbe donato il suo sperma in modo che loro potessero concepire, e lui ha rapidamente risposto di sì. "Quando l'ho detto al mio compagno Tom, ha detto, 'Tu sei pazzo!' Questo ha dato inizio alla vera conversazione sul se volevamo avere figli," dice. "E 'stata lunga e prolissa, perciò parallelismi tra i due ragazzi nello spettacolo ed io e Tom sono lì."
In definitiva, il momento più sconvolgente nello spettacolo per molte coppie a lungo termine che possono vedersi rispecchiate nel bel duo arriva alla fine del secondo atto, quando i ruoli di genere/potere nel rapporto tra Kevin e Ted sono citati e discussi. Non per rivelare troppo, ma il rapporto ha una definita persona che porta i soldi a casa e una che ne dipende, qualcosa che diventa fin troppo spesso una questione controversa in ogni relazione—gay o etero.
Il fatto che Randy Harrison interpreta Kevin—il coniuge più giovane, più "infantile" o "infantilizzato", come Beguelin lo descrive—è una scelta di casting un po’ geniale in quanto la maggioranza dei membri del pubblico lo ricorderà dal suo ruolo in Queer as Folk un dieci anni prima, che recentemente Michael Musto ha definito "ultimate twink" per il suo ruolo di Justin nel precursore successo della Showtime. "Sto finalmente iniziando a sembrare un adulto," ammette Harrison: "Stavo interpretando 12enni da quando avevo 27 anni". Harrison—che dice che la sua relazione sentimentale più lunga è durata sei anni e mezzo—era interessato al conflitto centrale in questo rapporto. "E' questa dinamica tra i due uomini—finisci per cadere in quelle abitudini," dice, "soprattutto se al tuo partner piace quel ruolo, gli piace essere quello che si prende cura di tutto."
In definitiva si tratta di questo messaggio più ampio—come fa una persona a mantenere la propria indipendenza in un rapporto d’amore, di condivisione—e ciò riguarda persone di tutti i generi e background,cosa questa che ha fatto rendere conto al team che Harbor è più di un pezzo attuale di teatro. "Spero che non sia una rappresentazione con un messaggio", dice Beguelin. "Riguarda persone reali, e si fanno un sacco di risate. E' sorprendente che sia avvenuto insieme con le decisioni della Corte Suprema. Immagino che renda i due ragazzi nello spettacolo legittimamente sposati. Ma alla fine tratta di rapporti reali e famiglia."
La produzione Primary Stages di 'Harbor' continua fino all' 8 settembre a 59E59 Theaters.