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Finale di partita@Berkshire Theatre Festival

Sabato, 10 luglio 2010

Di: Michael Eck
Fonte: blog.timesunion.com
Tradotta da: Robin
Redatta da: Marcy
STOCKBRIDGE, MASS. – Clov non può sedersi. Hamm non può reggersi in piedi.
Ma è solo l’inizio dei loro problemi.
Stanno trascorrendo una giornata difficile ripetutamente. Al pari del capolavoro più conosciuto del drammaturgo, “Waitingfor Godot”, “Endgame” di Samuel Beckett è una spirale ermetica, un circuito chiuso si angoscia, humour nero e disperazione.

Nella rappresentazione di Eric Hill dell’opera per il Berkshire Theatre Festival, Clov inizia l’azione (se si può chiamarla così) muovendo continuamente una scala avanti ed indietro tra due finestre sporche, aprendo le tende per lasciare che entri la nebbia e ridendo in maniera isterica, disperato mentre lo fa.

Quel pizzico di affare teatrale è una metafora per l’intera commedia, che, ancora come “Godot” si ricicla continuamente per raggiungere il suo intento.

Nulla avviene nei lavori di Beckett, ma lo humour veicola un peso più oscuro e profondo rispetto a “Seinfeld.”

In quel mondo fittizio nulla accade, è bello. In quello di Beckett quando non accade nulla, non accade nulla e basta.

Endgame” è un esame sulla stupidità della routine e del dolore psichico in cui collochiamo noi stessi e gli altri.

Non è un cammino facile; e le risate presenti sono intelligenti; non semplicemente da intrattenimento.

Più di uno spettatore è uscito al termine della perfomance d’apertura di Sabato, segno del potereanche potente di Beckett; e dalla propria ignoranza di non sapere in cosa si stesse cacciando quando ha comprato i biglietti.

La produzione di Hill è enormemente gratificante nel suo impegno verso la pièce e il drammaturgo.

Mark Corkins interpreta Hamm – cieco, duro d’orecchi ed esigente, nonché zoppo. Recita il ruolo del personaggio forte e chiaro, spesso gridando, spesso infantile ma sempre intenso.

E’ un’ottima performance e fornisce alla commedia un centro gravitazionale.

David Chandler interpreta Clov, e la sua sequenza di apertura è un’opera d’arte in se per se.

Il personaggio è un valletto, ma Chandler gli dà un’anima e le sue infinite variazioni con l’Hamm di Corkins garantiscono alla storia la sua forma a scacchiera, a cui si allude nel titolo.

Corkins e Chandler sono raggiunti sul palco da Randy Harrison e Tanya Dougherty nel ruolo dei genitori di Hamm, Nagg e Nell.

Trattandosi di “Endgame”, questi passano lo spettacolo in bidoni dell’immondizia – letteralmente – le loro teste appaiono solo quando sono richiesti.

Harrison ha partecipato come Lucky nella precedente produzione del BTF allo Unicorn Theatre di “Godot”, e ha quasi rubato la scena.

Il suo personaggio non gli offre molte opportunità qui, ma lui è ancora una volta forte, esibendo una chiara comprensione dei ritmi di Beckett e delle cadenze. E come con Lucky, il cuore della sua rappresentazione è una lunga storia che porta da nessun parte, in tante direzioni diverse in una volta sola.

Dougherty è accattivante nella giusta maniera nelle vesti di Nell, ma è ancora un po’ l’anello debole in uno spettacolo tanto forte.

L’ambientazione di scena di Gary M. English, incorniciata da pezzi di sedie rotte è perfetta, e i costumi di Charles Schoonmaker, in particolare i broccati opulenti eppure sporchi di Hamm, raccontano ognuno la propria storia.

Endgame” non è un’opera facile, quindi se state cercando per un passatempo estivo leggero, cercate da un’altra parte. Ma Hill sa come creare dell’arte da classici difficili e i fan del teatro dovrebbero rendersi disponibili per sfruttare quest’occasione, adesso.


Finale di partita


Performance: 8 p.m. , sabato
Dove: Unicorn Theatre, Berkshire Theatre Festival, Main Street, Stockbridge, Mass.
Durata dello spettacolo: 1 ora e 50 minuti, nessun intervallo.

Repliche: 8 p.m. lunedì e martedì, e da giovedì a sabato; 7 p.m. mercoledì, esibizioni mattutine: 2 p.m., giovedì e sabato. Fino al 24 luglio.
Biglietti:$15-$44
Info: (413) 298-5576; http://www.berkshiretheatre.org