Tagli drastici per la compagnia teatrale professionale terza in ordine di longevità in tutta la nazione.
Con un paio di mesi d’anticipo sul lancio della stagione 2009, Maguire sta già leggendo le foglie di tè alla ricerca di buoni auspici. La prevendita di biglietti nel mese di marzo è superiore del 10% rispetto a quella dello scorso anno nello stesso periodo. E’ d’aiuto avere nuovamente una star del calibro di Randy Harrison, alla sua quarta stagione; questa volta nell’opera di Ibsen “Ghosts” al Main Stage. La scorsa stagione Harrison è stato semplicemente avvincente nel personaggio di Lucky, in una produzione d’avanguardia del “Waiting for Godot” di Beckett. Un altro indicatore è che le richieste per il programma di stage, il cui costo è di tremila dollari per ogni partecipante, quest’anno sono raddoppiate.
Essendo ben consolidato il BTF ha attratto una compagnia informale, ma costante. La stella più luminosa, nonché il richiamo di punta per il botteghino, negli scorsi anni è stato Richard Chamberlain. Ma la scorsa estate ci fu qualche problema quando uno degli spettacoli in programma,“Who’s Afraid of Virgina Woolf” di Edward Albee, fu cancellato. Problemi comparsi quando la co-star di Chamberlain, Jan Maxwell, si ritirò per accettare un’offerta in una produzione di Broadway. Furono proposte altre attrici ma alla fine Chamberlain rinunciò. “Noel Coward in Two Keys” fu inserito al suo posto ed ebbe recensioni contrastanti. Si disse che c’era stato qualche rancore e che la collaborazione di lunga data con il popolare attore era compromessa. Maguire è sembrata sorpresa da queste voci.
“Richard tornerà” ci ha assicurato. Non in questa stagione, dato che il settantacinquenne attore è in tour e non è disponibile. “Ho cenato con Richard ed il suo partner, Martin Rabbett, proprio la scorsa settimana a New York. Ci sentiamo regolarmente al telefono.”
In mancanza di Chamberlain, principale attrazione del BTF, abbiamo chiesto a Maguire “Sarà Randy Harrison il nuovo Richard Chamberlain del Berkshire Theatre Festival?”
E’ sembrata sorpresa ma lieta della domanda. “A Randy piacerebbe sentirlo” ha detto. Ma la risposta era scritta chiaramente sul suo volto quando ha dichiarato “Amiamo Randy”. Maguire si è illuminata quando si è menzionato Harrison, che lei descrive come un membro regolare della compagnia. Ci ha spiegato che non sarebbe stato possibile farsi carico del forte ed impegnativo “Godot” senza una compagnia di attori ed un regista che fossero abituati a lavorare assieme. È stato un esperimento audace, che ha dato i suoi frutti, sebbene sia stato decisamente sottostimato, rappresentandolo nel piccolo Unicorn Theatre piuttosto che sul palcoscenico principale.
Chiaramente Maguire ha un enorme rispetto per Harrison, sia come artista, sia per la sua capacità di riempire i posti a sedere. “Non avevo mai visto un singolo episodio di ‘Queer as Folk’ (Justin Taylor nella lunga serie a tematica gay della Showtime) quando chiese di partecipare all’audizione per ‘Equus’. Fui sbalordita dalla sua performance.”
Al di là della celebrità per la serie televisiva, che gli ha procurato fan in tutto il mondo, il primo amore di Harrison è il teatro e lui si impegna a prendere ruoli difficili. Il famoso monologo di Lucky è uno dei più impegnativi in tutto il teatro contemporaneo e la sua performance ha creato un nuovo modello da seguire. Harrison sta emergendo come uno dei migliori attori della sua generazione.
Ma Ibsen, ho suggerito, non potrebbe essere noioso da morire? “No davvero” risponde Maguire “Harrison in ‘Ghosts” sarà sexy.” A cui ho replicato “Sì, sesso, ma riguarda la sifilide, non è antiquato?” “No” ha detto “Riguarda le relazioni e ciò è sexy.” Quello che è sembrata suggerire è che ‘Ghosts’ dimostrerà di essere un successo strepitoso quest’estate. In questi tempi difficili ciò porta un sorriso sul suo volto.
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Tradotta da Silvia - Redatta da Marcy