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Recensione teatrale: Red alla Cleveland Play house

Martedì, 20 marzo 2012

Di: Korey
Fonte: wdok.radio.com
Tradotta da: Silvia
Redatta da: Marcy

La Cleveland Playhouse presenta Red, opera vincitrice del Tony Award. La trama è incentrata sull'artista Mark Rothko (Bob Ari) impegnato nel dipingere un murales commissionato per il Four Seasons di New York. Egli assume un giovane assistente di nome Ken (Randy Harrson), ed inizia un dialogo che mette progressivamente in discussione tutto ciò che Rothko pensa sull'arte.

Red è stato scritto da John Logan, che è stato poi nominato agli Academy Awards per la miglior sceneggiatura per Hugo. L'opera ha debuttato a Londra nel 2009, per poi trasferirsi a New York con lo stesso cast. La produzione di New York ha vinto il Tony Award 2010 nella categoria "Miglior Opera". Basato principalmente sui dialoghi, Red conta moltissimo sulla bravura dei suoi due attori. Nel caso della produzione della Cleveland Playhouse, gli attori in questione sono brillanti.

Rothko è interpretato dal grande Bob Ari (Nixon U/S - Frost/Nixon) mentre Ken è interpretato da Randy Harrison (Justin in Queer as Folk della Showtime). Entrambi gli attori centrano perfettamente le intenzioni dei loro personaggi senza strafare. Ari ha impiegato parecchio tempo nello studio del suo personaggio, e lo si evince dalla sicurezza con cui si muove. Harrison interpreta il giovane ed esuberante Ken con relativa facilità senza far vacillare l'impeto e la sicurezza giovanile del suo personaggio nemmeno per un secondo. La messa in scena merita un enorme pollice alzato, davvero efficace e dinamica.

Ho partecipato alla "NightOUT" della Cleveland Playhouse e sono rimasto colpito dal fatto che entrambi gli attori abbiano preso parte all'after-party, condividendo gentilmente il loro tempo e i loro racconti con chiunque avesse voglia di parlare.  Ho apprezzato particolarmente la lunga chiacchierata con Bob Ari e il fatto che lui abbia voluto condividere con me un pizzico del suo cervello. Da giovane ero un grande fan di Queer as Folk, quindi l'incontro con Randy Harrison è stato uno dei momenti più emozionanti della serata per me.

Nel complesso, lo spettacolo può risultare un po' lento per coloro che non amano particolarmente gli spettacoli dialogati. Se vi piacciono i monologhi provocatori costruiti ad arte e vorreste essere una mosca sul muro durante un momento di cambiamento, estremamente privato, nella vita di un artista, non potrete perdervi Red. Questo spettacolo ha qualcosa per tutti e lo consiglio vivamente.




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