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Red alla Cleveland Playhouse, tutto quello che il teatro dovrebbe essere

Giovedì, 22 marzo 2012

Di: Roy Berko
Fonte: royberkinfo
Tradotta da: Silvia
Redatta da: Marcy
Se siete mai stati in una galleria d'arte e avete visto una tela con un grande quadrato all'interno di un altro quadrato su uno sfondo compatto, o una striscia di colore che scivola attraverso un mare di colore a tinta unita, avete osservato ciò che può essere classificato come un dipinto del segmento estetico anti-figurativo del movimento dell'Espressionismo Astratto. Uno dei pittori più importanti di quella scuola d'arte era Mark Rothko.

RED, dello scrittore John Logan, pone l'attenzione su un breve periodo della vita di Rothko, quando gli vennero commissionati una serie di dipinti per il ristorante Four Seasons nel Seagram Building di New York. Attraverso dramma e umorismo, l'opera ci mostra le fanatiche convinzioni di Rothko riguardo l'arte. Volge inoltre lo sguardo alla complessità dell'uomo e alla sua personalità bipolare.Un minuto è un filosofo gentile, l'altro un tiranno maniacale. L'opera mette a fuoco l'essere di un artista e delle sue creazioni.

Di provenienza russa (Marcus Rothkowitz), era un prodotto del movimento Realista, ma si è subito allontanato da esso. Insieme ad alcuni altri pittori formò un gruppo chiamato "The Ten", unendosi in una missione "per protestare contro la convinzione condivisa dell'equivalenza tra la pittura americana e la pittura letterale."

Rothko e il successo non si fondono facilmente. Dopo aver ricevuto consensi, egli divenne quasi paranoico nei confronti delle opinioni dei critici e del pubblico, in generale.

Per permettere di vedere la sua arte nel modo che egli reputava più appropriato, fece costruire la Cappella Rothko a Houston, in Texas, spazio sacro aperto a tutte le fedi, ma che non appartiene a nessuna di esse. Ci mise le sue opere, comprese le tele destinate al Four Seasons, che decise poi di non esporre all'interno della leggendaria costruzione destinata al ristorante perchè, dopo averne visitato lo spazio, decise che non era esattamente l'ambiente adatto per vedere ed aprezzare il suo lavoro.

Il RED di Logan vede Rothko assumere Ken, un giovane studente d'arte, come suo assistente. Inizialmente la forte personalità di Rothko quasi travolge Ken, ma poco a poco, i due sviluppano una sorta di patto lavorativo. Non è un'amicizia, Rothko non si comporta come una figura paterna o un insegnante, ma sono due artisti che lavorano insieme in un equilibrio iniquo. Tale connessione dura finchè Ken decide di esprimere quello che ha dentro. Viene licenziato, ma ha imparato molto sull'arte, su se stesso, su Rothko e sul colore rosso.

L'opera è piena di frasi che colpiscono mentalmente ed emotivamente. Tra le altre: "Non puoi essere un artista fin quando non sarai civilizzato" "Molti quadri pensano" "Un quadro vive in compagnia" "Non tutta l'arte è uno psicodramma" "Il silenzio è preciso" "Il nero inghiotte il rosso".

E' impossibile sedersi a guardare lo spettacolo e rimanere impassibili. Ci sono troppe cose che stimolano la mente.

Anders Cato, il regista, ha messo in piedi la produzione grazie allo studio della storia dell'arte e della mente di un artista, almeno Rothko come artista. Lo spettacolo è ben misurato, cattura l'attenzione del pubblico per i 90 minuti di dialogo, e tira fuori ritratti eccellenti da entrambi gli attori.

Bob Ari, porabilmente meglio conosciuto per aver impersonato Nixon in FROST/NIXON, è il professionista consumato. E' assolutamente credibile nei panni dell'irascibile Rothko. Ogni sua parola e movimento sono significativi. La passione di Rothko è la passione di Ari.

Il giovane Randy Harrison è probabilmente meglio consciuto per aver catturato molti ammiratori gay interpretando il bel Justin in QUEER AS FOLK della Showtime, ma ha anche raccolto un sacc o di fans per la sua interpretazione di Boq nel musical WICKED. Harrison è assolutamente naturale e credibile nei panni dell'apprendista che deve sopportare gli sbalzi d'umore di Rothko. Fa una cosa molto difficile da fare sul palco...ascolta realmente. Osserva ogni gesto, ogni parola di Ari con concentrazione totale. Immerso nel suo ruolo, trasuda una classe magistrale.

Ari e Harrison funzionano molto bene in coppia. La scena emozionalmente e fisicamente estenuante in cui i due imprimono una vernice rossastra su una tela bianca, è coinvolgente.

L'addetto alle luci Dan Kotlowitz contribuice a creare le giuste atmosfere, mentre la musica crea una sorta di coreografia, seguendo il flusso delle parole per sviluppare i giusti stati d'animo e le giuste strutture.

GIUDIZIO: assolutamente da non perdere, RED è speciale - grandi attori, un bel testo, dialoghi provocatori, funzione educativa - tutto quello che il teatro dovrebbe essere!




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