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The Habit of art

10 settembre 2011

Di: Mlytjc2
Fonte: Imdb
Tradotta da: Ilaria
Redatta da: Marcy

Sabato sera sono andata a vedere The Habit of Art ed è stato davvero bello e divertente. La recitazione era meravigliosa-incluso ovviamente Randy, il cui ruolo gli richiedeva di passare da un "appropriato" accento inglese nella parte di Tim, per poi usare invece un accento Cockney per il ruolo di Stuart. Come è stato già detto qui e altrove, la sceneggiatura richiede che il personaggio di Tim arrivi per le prove su una bicicletta con addosso un casco e una tuta da biker.

Ma nonostante avesse la moto e il casco, Randy indossava un paio di jeans larghi e una t-shirt di Henley marrone chiaro.

Ma nello spettacolo Tim (nel ruolo del giovane prostituto Stuart) sta in piedi su una sedia con le spalle rivolte verso il pubblico e si tira giù i pantaloni in previsione della "scena di sesso" con Auden e mima poi il gesto di togliersi anche gli shorts. Randy aveva dei boxer neri molto stretti. Dopo che la finta scena di sesso viene interrotta, si gira verso il pubblico mostrando frontalmente i suoi shorts.

Ogni volta che passava dal ruolo di Tim a quello di Tim come Stuart, indossava una giacca nera sulla t-shirt di Henley. Visto che la storia è ambientata nella sala prove del seminterrato del Teatro Nazionale di Londra, l'area della performance all'interno del Methany Theater Auditorium of Studio Theater è stata trasformata in modo tale da sembrare esattamente come quella del teatro londinese. I posti a sedere erano simili a quelli di uno stadio, e suddivisi in tre sezioni.

Io ero seduta sul corridoio in prima fila nella parte sinistra del teatro (davanti al palco).

Hanno usato il ripiano proprio davanti la prima fila per parte dello spettacolo-era lo spazio in cui sedevano lo Stage Manager, lo sceneggiatore e l'assistente dello Stage Manager mentre osservavano e commentavano le prove dello spettacolo.

Un palco si trovava di fronte a loro, completo di oggetti posti in modo tale da rappresentare l'ambientazione del confusionario e disordinato cottage di W.H. Auden a Christ Church, Oxford, dove era il Poet in Residence.

"Gli attori" dello spettacolo che si stava provando si aggiravano per il palco e il sottopalco.

Randy ha avuto un ruolo maggiore di quello che mi aspettavo dopo aver letto l'opera, probabilmente perché interpreta sia Tim che Stuart che osservano Fritz e Henry, o Fritz e Henry quando interpretano Auden e Britten.

Le sue espressioni e reazioni a volte erano esilaranti.

Quando Tim non è in scena se ne sta seduto sul pavimento, dietro la zona dove si fanno le prove. Alcune volte riuscivo a vedere solo i suoi piedi. I miei amici seduti nella parte centrale, con una visuale migliore della mia, mi hanno detto che Randy faceva quello che probabilmente avrebbe fatto Tim nell'attesa di andare in scena: guardare lo script, mandare messaggi col telefono e giocare con un IPAD.

Sono riuscita a vederlo bene quando interpretava Tim, mentre si preparava ad entrare in scena nel ruolo di Stuart. Se ne stava in piedi, faceva stretching, indossava la giacca nera di pelle di Stuart, faceva smorfie e si piegava sulle ginocchia.

Quando Tim arriva la prima volta, porta la sua bici in un ripostiglio, poi riemerge e fa degli esercizi di stretching per le gambe: era molto vicino a me quando lo ha fatto.

Le sue tre scene nel ruolo di Stuart nel primo atto sono state superbe. L'interazione con Auden è stata divertente. Nel secondo atto il ruolo di Stuart acquista una certa rilevanza, visto che Neil, lo sceneggiatore, discute sul reinserimento del finale originale della sua opera in cui Stuart ha il ruolo di Calibano, dalla “Tempesta” di Shakespeare.

Qui Randy, nel ruolo di Stuart, ha delle battute davvero notevoli.

Neil aveva richiesto che Stuart fosse nudo nel ruolo di Calibano, e Tim mentre leggono le battute innocentemente chiede: "Mi devo togliere tutti i vestiti qui?", e inizia a togliersi la giacca.

Kay, lo stage manager (la superba Margaret Daly), dice qualcosa del tipo: "Ce ne occuperemo domani..."

C'erano pochissimi posti vuoti rimasti, e un membro dello staff mi ha detto che la matinee era stata sold out.

Il pubblico ha reagito molto bene; hanno capito le battute e spesso ridevano fragorosamente. E sembravano avere molta familiarità con il teatro.