RANDY HARRISON non ha nulla di
Andy Warhol. Quando entra nel ristorante di fronte Grand Central Terminal un Lunedì mattina, trovando il tempo per un’ intervista prima di prendere il 10:07 per New Haven, con indosso un paio di jeans e un maglione grigio assomiglia ancora molto a Justin, il giovane e, inizialmente ingenuo, personaggio che ha interpretato per cinque stagioni in QAF della Showtime.
Ma Mr. Harrison ha 32 anni adesso e sta interpretando Warhol nei suoi tardi trent'anni nell’ultimo spettacolo dello Yale Repertory Theatre, Pop! (recensito dal New York Times di mercoledì da Charles Isherwood). Il musical inizia nel giorno del 1968 in cui Warhol viene ferito gravemente con un colpo di pistola da Valerie Solanas, un’ aspirante drammaturga a cui aveva respinto una sceneggiatura.
In “Pop!,” il pubblico può già sapere chi ha esploso il colpo ma Warhol no. E passa tutto lo spettacolo cercando di scoprirlo.
Per Warhol, dice Mr Harrison, “è un giallo”. Il colpevole è Viva, Candy Darlin, Ondine, Edie Sedgwick o un altro dei suoi associatipiù vicini e fuori di testa?
Nonostante non fosse nemmeno nato quando ci fu il tentato omicidio, ed avesse solo dieci anni quando Warhol morì in seguito a complicazioni dopo un’operazione alla cistifellea, Mr Harrison è un suo grande ammiratore.
“Era un personaggio così elusivo e brillante” dice “e’ un enigma”
Warhol “era così concentrato nel fare arte,” afferma Mr. Harrison, che tutto il resto su di lui sembra svanire.
Avere il tempo di sviluppare pienamente un personaggio è una delle ragioni per le quali Mr. Harrison ama il lavoro sul palco. Ma a differenza di molti attori che affermano che il teatro è il loro primo amore, lui lo prova con i fatti, nonostante abbia un volto fatto per la macchina da presa. A parte il suo lavoro in QAF , il suo curriculum sullo schermo, in questi nove anni, consiste in un film giovanile per la televisione e un corto di 11 minuti.
Nello stesso periodo, tuttavia, ha ottenuto un’ impressionante serie di ruoli teatrali, inclusi il giovane Tom Wingfield in “The Glass Menagerie” al Guthrie Theater di Minneapolis; Lysander, Flute e Cobweb nel “A Midsummer Night’s Dream” all’ Alabama Shakespeare Festival; e altri al Berkshire Theater Festival, tra cui Lucky in “Waiting for Godot” e Oswald in“Ghosts.”di Ibsen.
Mr. Harrison ha debuttato a Broadway nel 2004, col personaggio di Munchkin Boq in “Wicked”. Quando le repliche al Yep Rep di “POP!” saranno finite spera di lavorare ancora a New York. Vive a Williamsburd, Brooklyn, con i suoi gatti, Ella e Aggie.
Si sente a casa nel lavorare a New England. Nonostante abbia passato la sua adolescenza nella suburbana Atlanta, è nato nel New Hampshire dove ha trascorso i suoi primi 11 anni di vita. Vivrà, per un’altra settimana, in un appartamento temporaneo a New Haven, riducendo gradatamente il suo legame con Warhol e il suo mondo.
Mr. Harrison è particolarmente affascinato dall’idea della Factory, dove Warhol e i suoi seguaci creavano arte nuova e stimolante. ( E si drogavano. E spogliavano. Ma lui non menziona questi aspetti dell’esperienza.) Per aiutarsi a dare forma al personaggio hapreso in considerazione aspetti dell’infanzia di Warhol, come il crescere in Pennsylvania figlio di immigranti polacchi , il suo dare importanza alla famiglia e alla chiesa (“è molto molto cattolico.” afferma) e al fatto che da bambino era affetto dal Ballo di San Vito, un disordine del movimento.
Come forma una persona, si è chiesto Mr Harrison, il passare tanto tempo dei propri anni formativi “quando l’unica cosa che puoi fare è guardare”?
Questo spiega molto.
Sara Krulwich/The New York Times.
Re del ‘POP!’ Randy Harrison nei panni di Andy Warhol, con Leslie Kritzer, a sinistra, nel ruolo di Valerie Solanas, e Emily Swallow in quello di Viva, durante le prove di “Pop!”
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Tradotta da Simona - Redatta da Marcy