Giovedì, 2 ottobre 2014
di: Don Grigware
Fonte: broadwayworld.com
Tradotta da: Klaudia62
Redatta da: Marcy
L’attore Randy Harrison, meglio conosciuto per aver interpretato Justin Taylor in Queer as Folk della Showtime (2000-2005) è attualmente impegnato nelle prove per il ruolo di Amadeus Mozart nella piece Amadeus la cui opening è prevista a Santa Barbara al Teatro Ensemble il giorno 11 ottobre. In questa nostra chiacchierata egli ci parla dello spettacolo, del suo ruolo, de i suoi gusti musicali ed anche un pochino di Queer as Folk.
Raccontami brevemente com'era la vita durante Queer As Folk? Sapevate fin dall’inizio che quello show sarebbe stato unico ed innovativo?Voi ragazzi avete così tanti fan. Lo so perché ho intervistato Gale Harold in occasione dell’Orpheus Descending pochi anni fa, e la risposta dei fan all’intervista fu incredibile. Ho avuto commenti da tutto il mondo.
La mia vita durante Queer as Folk è stata piuttosto frenetica. Avevo poco più di 20 anni, periodo che probabilmente è caotico per la maggior parte delle persone, soprattutto per i giovani artisti. Vivevo metà dell'anno a Toronto e l'altra metà a New York, ed entrambe erano città nuove per me al momento, ed io tentavo di creare una certa stabilità nella mia vita. Stavo cercando di capire a cosa fossi più interessato professionalmente e contemporaneamente lavoravo e giravo questo materiale molto personale, emotivo ed intimo e diventavo una sorta di ragazzo manifesto per qualcosa che in quel momento non comprendevo. Sapevo benissimo che lo show era unico e innovativo.
Cosa rende, secondo te, la serie così unica e perché attira ancora fan? Oh, e come ti sei sentito nell’interpretare tante scene di nudo? Era divertente? Ti dava fastidio?
Pensavo che lo spettacolo fosse unico perché storie di romanticismo e sessualità gay non erano ancora state rappresentate in quel modo sulla televisione americana. No, non definirei mai che l’essere nudo davanti alla telecamera sia una cosa divertente per me. Ma ritenevo che la sessualità fosse un aspetto importante in ciò che rendeva innovativo lo show, quindi inizialmente non ero infastidito dalla cosa. Ma con il progredire della serie diventava sempre più difficile perché suonava ridondante ed inutile.
Parliamo di teatro. Hai fatto un paio di spettacoli a New York. Che cosa erano? Erano a Broadway o Off Broadway? Era che la tua prima esperienza a teatro o vieni da una lunga formazione teatrale?
Il mio background è in teatro. Ho fatto teatro sin da bambino, ho lavorato professionalmente in teatro da quando ero un adolescente ed al collage sono andato al Conservatorio di Musica del Cincinnati College dove ho conseguito un BFA in teatro. Ho fatto spettacoli al Primary Stages, al The Public Theater, al Theater for New Audience, al Red Bull Theater, al Manhattan Class Company tutti Off Broadway. Ho recitato in Wicked a Broadway. A livello regionale, ho lavorato al Guthrie Theater, Shakespeare Theater DC, Yale Repertory Theater, Cleveland Playhouse, Studio Theater DC e molti altri recitando in lavori di Shakespeare, Shaw, Beckett, Williams, Ibsen, ecc
Come stanno andando le prove per Amadeus? Ti intimorisce interpretare Mozart? Come ti senti al riguardo?
Le prove stanno andando bene. E 'un grande show, tecnicamente, tematicamente ed emotivamente. Mi piace interpretare Mozart. Ho recitato questo ruolo 7 o 8 anni fa la prima volta. Ed è interessante affrontarlo ora. Oggi ho un anno in più di quanti ne avesse Mozart alla sua morte. Il ruolo richiede un sacco di energia cosa più impegnativa a questa età, ma mi sento molto più sicuro e sto portando al ruolo una maggiore e significativa esperienza di vita rispetto alla mia esperienza precedente.
Chi sono i tuoi mentori? Hai un idolo per quanto riguarda la recitazione o qualcuno che ti ha insegnato più di chiunque altro?
Io in realtà non ho un mentore o un idolo. Dopo la laurea ho studiato con incredibili insegnanti di recitazione e registi per molti anni che mi hanno formato enormemente. Ho visto spettacoli che mi hanno devastato e mi hanno entusiasmato, ed ho seguito la carriera di alcuni attori in maniera assidua vedendoli fare qualsiasi cosa. Ad un certo punto stavo lavorando abbastanza costantemente, e veniva naturale imparare dalla compagnia, dal regista e dal materiale. Non riesco a ricordare di aver mai fatto parte di una compagnia in cui io non abbia ammirato profondamente, preso esempio o cercato di imparare dagli altri attori del cast.
Hai un drammaturgo o un autore preferito? Se è così, chi e perché?
Samuel Beckett. Per me, Beckett affronta le questioni più significative circa l'essere un essere umano su questa terra in un modo che è profondamente intelligente, realistico (non lo stile delle sue opere, ovviamente, ma è la sua visione del mondo che per me è profondamente realistica), splendidamente poetica ed anche divertente. Ho fatto Godot ed Endgame. Provo sollievo nel recitare in un’opera di Beckett, perché mi fa sentire come se stessi mentendo meno rispetto a quando sto interpretando il lavoro di altri autori.
Che tipo di musica ti piace ascoltare? La musica classica è sempre stata tra i tuoi generi preferiti? Se non è così, conoscere Mozart ha portato dei cambiamenti nelle tue abitudini musicali? Ti ha cambiato in qualche modo?
Ascolto prevalentemente rock che si spinge verso lo sperimentale e l’ elettronica. Al momento le mie Band preferite sono Tune -Yards, Dirty Projectors, The Knife, Liars, Autre Ne veut, per citarne solo alcune. In questo momento non sono un grande ascoltatore di musica classica. Ma sono cresciuto cantando musica classica e sono andato in un conservatorio di musica in cui sono stato esposto a una grande quantità di musica sinfonica, corale e soprattutto di musica lirica. La mia esperienza con la musica di Mozart è fortemente filtrata attraverso la mia esperienza nell’Amadeus di Shaffer, per l’essere cresciuto guardando il film (era uno dei preferiti di mia madre e lei me lo fece conoscere in giovane età e lo abbiamo guardato un sacco di volte), per aver recitato il ruolo prima e naturalmente dal fatto che lo sto preparando nuovamente. Non riesco a sentire l’Adagio della Serenata #10 per strumenti a fiato in B bemolle maggiore senza avere i brividi ogni volta che entra l’ oboe, ma mi chiedo se mi sentirei allo stesso modo se non avessi imparato ad ascoltarlo dal Salieri di Shaffer. E’ una delle tante cose notevoli di questo spettacolo. Sento quegli accordi che introducono il padre fantasma in Don Giovanni e mi terrorizzano. Ma io sicuramente li sento attraverso il filtro del ruolo di Mozart, distrutto dal dolore e dal senso di colpa subito dopo la morte di suo padre. E' una cosa strana da fare: insegnare a te stesso ad ascoltare la musica mentre sei nei panni di una versione romanzata della persona che l'ha creata.
Qual è il ruolo che non vedi l’ora di interpretare? Sul palco o in un film o per la TV ... non importa.
Una mia fantasia attuale è quella di interpretare il Dottore o uno dei suoi compagni in Doctor Who. È improbabile, ma un uomo deve pur sognare. Ma ci sono un milione di ruoli ancora. E più dei ruoli in se’, ci sono registi e scrittori con cui vorrei lavorare. Un giorno magari Didi e/o Gogo, Krapp, e Uncle Vanja. Vorrei lavorare con Ivo Von Hove. Questa lista è fortunatamente senza fine.
E ventuali nuovi progetti all'orizzonte per il grande o il piccolo schermo?
Ho fatto un film con Michaal Urie intitolato Such a Good People che è presente in diversi festival di quest'anno. E la mia amica Jenn Harris ed io stiamo sviluppando un progetto per Stage17.tv, che è eccitante e divertente.