Randy Harrison:
Interprete di Justin in "Queer as Folk"
Novembre 2008
Fonte: PINK TV
Tradotta da: Francesca
Redatta da: Marcy
Domanda: Come sei arrivato a QaF?
Risposta: Sono arrivato a QaF dopo essermi diplomato alla scuola di teatro, stavo già lavorando in teatro quando il mio agente mi ha fatto avere un’audizione. Ho registrato l’audizione su video, come ora, a New York e poi sono volato a Los Angeles due volte per incontrare i produttori, per fare con loro l’audizione e per leggere con gli altri attori. E poi già la seconda volta che stavo volando a LA ho saputo che avevo ottenuto il ruolo. Ho letto con due potenziali Brian, Gale ed un altro uomo. Solo una volta comunque. Conoscevo già QaF, avevo letto cose a riguardo ma non avevo mai visto nulla.
Domanda: Come evolve il personaggio di Justin nella serie?
Risposta: Penso che l’intera serie per Justin sia per lui il diventare uomo, diventare un adulto, diventare indipendente, prendere decisioni autonome, imparare a difendersi da solo. Voglio dire, sì, il suo viaggio è molto molto specifico ed importante. Ed è il passaggio dall’essere un ragazzo a diventare adulto.
[Lo show] era basato sulla loro visione (dei produttori) ed era una visione molto forte. Comunque c’era collaborazione perché alla fine di ogni stagione ci incontravamo con loro e loro ci comunicavano le idee che avevano per la stagione successiva ma ascoltavano anche i nostri input e le nostre opinioni e idee riguardo ai nostri personaggi.
Domanda: E’ stato difficile girare le scene di sesso?
Risposta: No, voglio dire, all’inizio… no non sono mai state difficili. E’ strano ma penso che le scene che al pubblico risultano le più erotiche e sexy, fossero in realtà quelle meno sexy da girare; è un lavoro molto tecnico molto simile ad una danza. Era tipo “Ci serve questo movimento”, “Dobbiamo girare questo pezzetto” e via dicendo, non c’è nulla di erotico. E’ molto tecnico e ci è voluto un po’ all’inizio perché non lo avevamo mai fatto e non ci conoscevamo ancora bene perciò era il regista a mostrarci esattamente cosa fare, ma poi mentre la serie progrediva è diventato automatico e sapevamo perfettamente cosa dovevamo fare e come farlo. Era semplice e veloce.
Domanda: La tua scena preferita?
Risposta: La mia preferita è ancora, credo, la fine della prima stagione, il ballo, la festa di fine anno e poi… sì dalla festa fino alla fine della puntata. [Intervistatore: è una scena molto forte…] Sì, mi è piaciuta molto ed è stato divertente provare e riprovare il ballo con un’insegnante per molto tempo. Ed è stato molto divertente girarlo.
Domanda: Replica ad una battuta di Brian (o Justin… credo ma non capisco bene…)
Risposta: Non ricordo niente di ciò che dice, nessuna battuta specifica. Per niente. Sì non ne ricordo nessuna.
Domanda: Cosa ti ha fatto decidere di venire qui dopo 3 anni dalla fine dello show?
Risposta: E’ strano ed è come tornare indietro nel tempo visto che da quando lo show è fnito io non ci ho pensato più molto. Ma poi è arrivata questa possibilità di venire in Francia, cosa che amo fare, e all’improvviso lo show mi viene nuovamente messo di fronte… è affascinante. Con lo show ora ho una relazione diversa da quella che avevo 3 anni fa.
Domanda: QaF ha avuto un impatto politico a favore dei gay?
Risposta: Uhm non so se lo show in sé e per sé l’ha avuto ma mi piace pensare che le persone che lo hanno guardato sono diventate politicamente più coinvolte grazie alle problematiche che lo show ha messo in primo piano. E spero che queste persone più coinvolte nella politica abbiano anche contribuito a cambiare la politica.
Domanda: Queer as Folk avrebbe lo stesso impatto se venisse fatto ora per la prima volta?
Risposta: Credo che la cultura Statunitense, specialmente sull’omosessualità, sia cambiata in modo significativo negli ultimi 8 anni perciò credo sarebbe completamente diverso, sì. [Intervistatore: In che modo?] Bè cose che erano molto significative, ad esempio nel pilot la sessualità espressa era una cosa mai vista e non è più così, non lo sarebbero più al giorno d’oggi… sarebbe diverso. Le politiche sui matrimoni gay negli USA stanno cambiando Stato per Stato perciò penso sarebbe ancora rilevante ma avrebbe un peso diverso ora.
Domanda: Quali sono i tuoi progetti?
Risposta: Ho creato con un’amica un’organizzazione artistica senza scopo di lucro, chiamata “The Art’s Bureau”, con l’intenzione iniziale di produrre spettacoli teatrali perché molti di noi sono attori di teatro ma alla fine si è rivelato molto più semplice produrre cortometraggi. Ne abbiamo girato uno lo scorso inverno che è stato appena presentato in qualche festival negli States e la scorsa estate abbiamo girato il nostro primo film per il quale stiamo ora raccogliendo soldi per la produzione, l’edizione, il mixaggio dei suoni e via dicendo. Sarà probabilmente un progetto che richiederà dai 6 mesi ai 2 anni. E [l’organizzazione] è stata creata cosicché io ed un gruppo di amici attori potessimo avere più potere, creare il nostro personale lavoro durante le pause del nostro impegno in teatro e creare il tipo di arte che più ci piace. E’ una cosa egoistica!
Intervista lampo:
Madonna o Kylie:
Madonna
Marais o Castro:
Marais, lì ci sono stato. Non sono mai stato al Castro
Bacio alla francese o all’americana:
Alla francese! (ride)
[Sesso] primo o secondo appuntamento:
al secondo appuntamento.
QaF or TLW:
QaF… Devo! (ride)
Potrete vedere e scaricare l'intervista qui (Click)
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Tradotta daFrancescaredatta da Marcy