L'aver perso "24 Hours Musical" per me è stato decisamente un guadagno, dato che "Our Class" era molto più economico e quindi per me abbordabile! Messa in scena al Temple Emanu - El's Skirball Center for Adult Jewish Learning e facendoparte delle loro attività in Ricordo dell'Olocausto, questa lettura era decisamente appropriata.L'autore Tadeusz Slobodzianek è stato disponibile ad un breve incontro di domande/risposte prima dello spettacolo. L'intera produzione è stata recentemente messa in scena al London National Theatre, e si è guadagnata riconoscimenti in tutta Europa ed Israele. La rappresentazione dell'altra sera è stata la prima in assoluto qui negli USA.
Lo spettacolo ha avuto una notevole affluenza. Io avevo un biglietto ordinario e ci era stato detto che le porte si sarebbero aperte alle 18.15 per lo spettacolo delle 19.00. Io sono arrivata verso le 18.25 e c'erano già almeno 150 persone in coda. Alla fine il pubblico era di quasi 900 persone!
La vicenda principale si svolge attorno ad un gruppo di compagni di classe che noi inizialmente conosciamo giovani nel 1920. Lo spettacolo segue questo gruppo attraverso diversi decenni, dalle loro umili origini in quella classe scolastica in Polonia, attraverso gli eventi della Seconda Guerra Mondiale fino a culminare, nel 2003, con la morte dell'ultimo tra gli studenti sopravvissuti. La storia è intensa, ed a volte estremamente grafica nella descrizione degli eventi. Gli attori che prendono parte allo spettacolo hanno la stessa età dei loro personaggi. L'attore più anziano sul palco, Alvin Epstein, interpreta Abram, lo studente sopravvissuto più a lungo. Questo vuol anche dire che il personaggio di Randy non sopravvive fino alla fine dello spettacolo.
Si prega di notare che le citazioni di tutto il report sono parafrasate dal copione originale recitato.
Randy è seduto in un angolo del palco praticamente nel punto più lontano possibile da me. La lettura si apre presso la scuola in una piccola città della Polonia a metà degli anni ‘20. Ogni studente viene presentato con il proprio nome proiettato su di uno schermo dietro il palco. Quando un nome appare ogni attore ripete la stessa frase... con voce infantileognuno di loro diceil proprio nome e, "Io sono figlio/figlia di ______, e voglio essere _______ quando sarò grande." Randy è uno degli ultimi a parlare, ed annuncia: "Io sono Rysiek, figlio di Teodor costruttore e voglio essere un pirata quando sarò grande!"
Lui continua a parlare con un tono affrettato dicendoci che ha scritto una poesia per Dora, (Mamie Gummer) una ragazza ebrea della stessa classe. Lei gli piace davvero, sebbene non sia cattolica. Ci racconta di aver lavorato molto alla sua poesia e di averla scritta con molta attenzione su un foglio di carta rosa a forma di cuore che ha poi spruzzato con il profumo preferito di sua madre. La poesia dice: "Non voglio mai starti lontano, quindi ti dono il mio cuore." E' molto orgoglioso e, tutto eccitato, nasconde il foglio nella borsa di Dora. Dora lo vede e si chiede ad alta voce cosa mai stia facendo Rysiek vicino alle sue cose. Lei dichiara che lui è "molto piacevole da guardare, ma un pò ottuso." Questa frase scatena qualche bella risata da parte del pubblico.
Quei movimenti catturano l'attenzione degli altri studenti, uno dei quali prende il foglio e lo sbandiera in aria, mentre gli altri prendono in giro e scherniscono Rysiek nel modo in cui solo i bambini di 8 anni possono fare. Rysiek è visibilmente sconvolto e cerca invano di farli smettere.
La scena successiva fa un balzo in avanti di qualche annoed i ragazzi della classe sono ora appena entrati nell’adolescenza. Il maestro insegna loro a recitare "Il Credo degli Apostoli". Rysiek insiste che questo non possa essere fatto correttamente con persone ebree nella classe e chiede che loro se se stiano da parte. Per fare questo Rysiek e Jakob (Grant Kretchik) devono scambiarsi di posto. Randy sorride all’altro attore in modo piuttosto compiaciuto quando si incrociano mentre lui incede sul palco con tutta la falsa sicurezza di un vero adolescente. (Ed ora è più vicino a me!) Si unisce a Zygmunt, (Boyd Gaines) Heniek, (Austin Pendleton) e Wladek, (Brian Murray), per recitare il Credo. Questi quattro ragazzi, come gruppo, saranno predominanti nelle azioni a venire.
Nel frattempo, le cose in città non stanno andando bene dato che Stalin l'ha invasa e ha iniziato a prendere il controllo di tutti gli aspetti della vita cittadina. Ha tentato i giovani con la promessa di momenti meravigliosi al cinema. Ma stanno diventando irrequieti. Il padre di Zygmunt è scomparso, il padre di Rachelka (Ellen Burstyn) ha perso il controllo del mulino. Al cinema dichiarano che "la Polonia non è ancora morta", ed umiliano i Sovietici cantando l'inno nazionale della Polonia.
Con tutta l'esuberanza adolescenziale possibile i quattro ragazzi decidono di escogitare un piano per assassinare Stalin. Mentre discutono su chi potrebbe fare una cosa del genere, Rysiek con aria di sfida dichiara, "Probabilmente io." Formano quella che loro chiamano la Resistenza Aquila Bianca ed "intonano" un canto ribelle per la Polonia. (Un'unica voce solista canta tutti gli intermezzi musicali, piuttosto inquietanti, per questa lettura. Nella produzione intera sono invece i diversi attori a cantare).
Nel celebrare in un luogo segreto la loro decisione, il gruppo si ubriaca molto. Due dei ragazzi se ne vanno con l'intenzione di smaltire la sbornia dormendo, lasciando Rysiek & Heniek svenuti sul pavimento. Wladek arriva acasa sano e salvo ma Zygmunt vi arriva e trova i soldati sovietici che lo aspettano. Ha segretamente lavorato con loro nella speranza che lo aiutino a ritrovare il padre. Racconta loro dove trovare gli altri ragazzi. Mentre si avvicinano i soldati, Heniek riesce a fuggire, ma Rysiekviene catturato.
Randy dà una descrizione appassionata delle torture che Rysiek subisce per mano dei Sovietici.“E mi hanno picchiato e mi hanno picchiato. E mi hanno sbattuto la testa a terra con tale forza che ero sicuro che il mio cervello si sarebbe spaccato in due. E hanno usato i manganelli. E hanno preso l'attizzatoio dal fuoco e mi hanno bruciato. E mi dicevano, 'Confessa,' 'Dicci chi sono i tuoi complici’. Maio non l'ho fatto. Non ho dato loro i nomi dei miei compagni di classe".
Mesi dopo, un Rysiek picchiato e malaticcio viene trascinato fuori dalla sua cella dai soldati e portato nella foresta. Rysiek descrive con dettagli vividi gli eventi di quella notte, "Mi hanno dato una pala e mi hanno detto di scavare. Ed io l’ho fatto. E ho guardato le stelle sopra di me e mi sono chiesto come io sia potuto arrivare fino a qui. E’ questo il luogo dove troverò la mia fine? Ma il soldato non mi spara. Mi dice invece di passare la notte a pensare e poi di confessare." Lui pensa infatti ed arriva alla conclusione che deve essere stato Jakob. Dopo tutto, non mi ha forse preso in giro? Non ha sposato la mia Dora? E' ormai il 1939, Rysiek ha 20 anni.
Nel 1941 i Tedeschi hanno spodestato i Sovietici nell'occupazione della città. Ancora una volta, i quattro compagni di classe si sono riuniti e nella loro angoscia e disperazione e stanno lavorando freneticamente alla ricerca della loro vendetta - una qualsiasi vendetta, e per quanto fuori luogo. Come altri in città, si sono fatti convincere dai Tedeschi che gli Ebrei sono la causa di tutti i loro problemi.
Jakob e un altro studente Menachem, (John Pankow) cercano di fuggire. Menachem si rifugia nella fattoria di un’altra compagna di classe, Zocha (Kathleen Turner) e del suo anziano marito. Rachelka si nasconde nella soffitta della casa di Wladek.
Ma Jakob, che ha lasciato Dora e il loro bambino a casa, non è così fortunato. Egli si trova di fronte Rysiek e gli altri e viene inseguito attraverso la piazza della città. I quattro si alternano a picchiarlo con dei paletti che hanno tolto da una recinzione. Rysiek ha preso il paletto più grande e, "con tutte le mie forze l'ho colpito e colpito. Ma non muore ed ora soffre molto. Così io prendo un mattone allentato della strada, e lo sbatto sulla sua testa. Lui smette di muoversi. Sento qualcosa di umido sul mio volto, con le dita tolgo via il cervello di Jakob dal mio viso. Mi lecco le dita per pulirle. "
Il gruppo poi va a casa di Jakob dove trovano Dora con il figlio Igor. Rysiek affronta Dora e si toglie la camicia per mostrarle le cicatrici, i "marchi" che porta dalle torture subite da parte dei Sovietici e chiede a Dora di fare la stessa cosa. Racconta come il vedere Dora senza la camicetta lo renda eccitato. La costringono a togliersi anche la gonna, e facendo a turno per tenerla ferma, la violentano tutti ripetutamente. Rysiek, nei suoi deliri, vede la cosa, non solo come una vendetta per quello che pensa Jakob gli abbia fatto, ma anche come una punizione per Dora, colpevole di averlo rifiutato quando erano più giovani.
Il giorno dopo gli uomini ebrei, che erano stati costretti dai Tedeschi e da alcuni vigilantes polacchi a rompere la statua di Stalin, sono poi obbligati a portare i pezzi in un fienile per seppellirli. Una volta all'interno, gli uomini vengono fatti spogliare e poi vengono violentemente massacrati dai Tedeschi e dai Polacchi e sepolti in una fossa insieme ai pezzi della statua. Rysiek è uno dei Polacchi che assistono al massacro. Più tardi quella sera, le donne ebree vengono condotte al fienile. Viene detto loro che il mattino successivo sarebbero state inviate al ghetto. Dora vede Rysiek e lo implora di aiutarla. Ma ormai lui è completamente impazzito per via di questo suo cieco odio verso gli Ebrei, e la colpisce con il calcio dell'ascia che ha in mano. Si lamenta di essersi sentito male perché, "Era così bella." Insieme ad altri del gruppo, blocca le porte del fienile ed appicca il fuoco. Tutti dentro bruciano vivi.
Ora siamo nel 1942, e Wladek vuole aiutare Rachelka che è rimasta nascosta in soffitta per diversi anni. Lei è l'unica ebrea rimasta in vita. Lui accetta di sposarla, ma solo se si converte al cattolicesimo ed assume il nome di Marianna. (Rysiek non consentirebbe mai ad un ebreo di prendere il nome della Vergine Maria) Gli altri tre ragazzi decidono di aiutare, anche se la madre di Wladek è contraria. Rysiek sostiene che non è giusto battezzare un "Ebreo comunista", ma cede quando gli altri gli dicono che questo è l'unico modo per convincere il Vescovo a celebrare il matrimonio.
Al matrimonio Rysiek si ubriaca pesantemente e comincia ad avere delle allucinazioni su Dora. Si lamenta del fatto che lui era innamorato di lei, ma che lei ha sposato quella "feccia di Jakob." Tira fuori una pistola dalla giacca e comincia a puntarla sugli invitati alla festa, mentre continua a lamentarsi per il tradimento della sua amata Dora. Gli altri ragazzi riescono a prenderel’arma ed a calmarlo.
Più tardi, quello stesso anno, Rysiek sta lavorando per la polizia tedesca, gli viene data un’uniforme, un fucile ed una bicicletta. Sta anche lavorando con il movimento clandestino della Resistenza Polacca. Mentre valuta alcune idee con Zygmunt, convengono che, per distogliere l’attenzione dei Tedeschi dalla loro connessione con la Resistenza,sia necessario dimostrare la loro fedeltà offrendo ai Tedeschi un ebreo. Ma tutti i cittadini ebrei sono stati massacrati nel rogo del fienile. L'unica che conoscono è la moglie di Wladek. Rysiek prova solo un momentaneo senso di colpa davanti alla prospettiva di denunciare il loro compagno di classe ai Tedeschi.
A casa di Wladek la madre accetta rapidamente di consegnare Marianna. Questa implora e supplica Rysiek di non farlo, "Sono una tua compagna di classe. Non significa niente questo?" Ma Rysiek è determinato ed arresta Marianna. La lega alla sua bicicletta e la trascina per la strada verso il campo tedesco mentre lei fa fatica a restare in piedi. Non appena Wladek torna a casa si lancia al loro inseguimento.
Rysiek vede Wladek avvicinarsi e ferma la bicicletta per affrontarlo. Agita il fucile, dicendo "Per favore, non costringermi a spararti, Wladek. Io non voglio farlo, ma lo farò." Chiede a Wladek di buttare a terra la sua pistola. Non appenaquesti lo fa, Rysiek abbassa il fucile, per poi rimanere stupito quando Wladek gli spara nello stomaco con una pistola che aveva in tasca. Grida di dolore, "Perché? Oh, fa male. Perché hai voluto farmi questo?" Implora, grida... "Per favore, aiutami. Siamo compagni di classe. Per favore!" Wladek gli spara nell'orecchio. Mentre muore, le ultime parole di Rysiek sono un richiamo a Dora. Aveva 23 anni al momento della sua morte.
Randy esce di scena a circa 20 minuti dall'inizio del secondo atto, ritirandosi sul fondo del palco per sedersi con Jakob e Dora. Il resto della lettura racconta dell'alternarsi continuo degli equilibri di potere durante e dopo la guerra. Zygmunt viene arrestato per la sua partecipazione alla strage del fienile. Menachem è colui che lo arresta dato che ora lavora per il governo polacco. Anche Heineke, che è entrato in sacerdozio, viene arrestato. Wladek collabora e lui e Marianna lasciano la Polonia. L'equilibrio di potere cambia ancora una volta e Zygmunt e Heineke vengono rilasciati dal carcere. Zocha si è trasferita negli Stati Uniti, e si è risposata.
Durante tutto il tempo della lettura, le lettere di Abram, che si era trasferito negli Stati Uniti mentre erano tutti ancora giovani, vengono lette e ci delucidano sulle complesse relazioni dei compagni di classe nel corso dei decenni.
Inutile dire che la lettura è stata estremamente potente, posso solo immaginare come potrebbe esserlo la produzione completa. Tutti gli attori hanno dato il MASSIMO in questa performance. Più volte mi sono commossa fino alle lacrime per la potenza delle immagini che le loro parole riuscivano ad evocare. Sono grata di aver potuto partecipare a questa esperienza. Spero di essere riuscita a trasmettere almeno un poco dell'intensità di questa performance.
Non ho aspettato Randy alla fine, perchè c'era una folla enorme! Lo spettacolo è durato molto più del previsto, e penso che ci fosse anche un ricevimento VIP dopo. Randy indossava una camicia chiara e pantaloni scuri con scarpe marroni. Il cast è stato omaggiato con mazzi di fiori al calare del sipario ed il pubblico ha fatto una standing ovation. Una notte davvero memorabile.
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Scritta da Trish - Tradotta da Klaudia62 - Redatta da Marcy